In questo periodo Van Gogh scriveva molte lettere al fratello Thèo, anche due volte al giorno. Grazie a tutte queste lettere se noi oggi sappiamo molte cose su di lui.
In questo periodo Van Gogh scriveva molte lettere al fratello Thèo, anche due volte al giorno. Grazie a tutte queste lettere se noi oggi sappiamo molte cose su di lui.
2 - 1887. Mentre dipinge uno dei suoi più famisi autoritratti guardandosi allo specchio
4 dicembre 1888. Van Gogh intendo dipingere uno dei suoi più famosi quadri, " vaso con girasoli "
1887. Van Gogh imitando i colleghi pittori, iniziò a dipingere in stile giapponese ( giapponesismo ) ma presto fu preso da una crisi e per alcuni mesi non dipinse più
1888. Van Gogh dipinse la sua cameretta di Arles
1888. Alcune volte Van Gogh usciva di notte per dipingere vari angoli della città . Per poter veder meglio quello che dipingeva sulla tela, si fermava con un foulard delle candele accese intorno al cappello
23 dicembre 1888. Van Gogh e Gauguin litigano all'osteria, Van Gogh arrabbiatissimo scaglia un bicchiere pieno di vino in faccia a Gauguin
23 dicembre 1888. Dopo aver litigato con Gaouguin, Van Gogh torna a casa e con un rasoio si taglia un orecchio
Gennaio 1889. Van Gogh in un autoritratto si ritrae con la benda che gli fascia la testa a causa dell'orecchio tagliato. nel frattempo si era tolto i baffi e la barba
Giugno 1889. E' un periodo disastroso per la stabilità psichica di Van Gogh, così viene internato in manicomio. Il fratello Thèo riesce a fagli avere nella sua stanza il cavalletto ed i colori per dipingere. Da qui dipinse " la notte stellata "
27 luglio 1890. Congedato dal manicomio perchè ritenuto guarito, Van Gogh un giorno esce come al solito per andare a dipingere all'aria aperta, ma la sera viene trovato nel suo letto sanguinante, si era sparato al petto con una rivoltella
2 9 luglio 1890 Van Gogh dopo due giorni di agonia muore nel suo letto,fumando fino all'ultimo la sua pipa. Tutto questo in presenza di suo fratello Tehèo
Agosto 1889. Van Gogh ancora internato in manicomio, tenta il suicidio mangiando i colori che usava per dipingere, tentando di avvelenarsi
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